Bomba Day, droni anti-sciacalli il 14 giugno



Sarà presidiata da 16 pattuglie la zona rossa per evitare furti e reati durante il disinnesco e non solo.


Sarà una città evacuata, ma non sarà una città fantasma. Perché man mano che il 14 giugno il cuore di Borgo Trento e del centro storico si svuoteranno di residenti, dimoranti e turisti per il Bomba Day, quelle strade deserte si animeranno di ben altre presenze. Quelle, anche virtuali, di una sicurezza che proprio in vista di quello sfollamento verrà rinforzata. Si è tenuto in questura ieri mattina il primo dei tavoli tecnici tra enti e associazioni che opereranno il giorno del disinnesco di quella comba da 500 libbre spiaggiata dal 1945 all’Arsenale e «riemersa» durante i lavori di scavo per il nuovo parcheggio. Tavoli che proseguiranno nei prossimi giorni e in cui ieri è stato affrontato il problema della sicurezza nella zona che verrà evacuata, quell’area «rossa» che circonda per un diametro di 1.400 metri l’area in cui è stato ritrovato l’ordigno bellico.

13mila gli le persone che risiedono in quell’area e per le quali è previsto l’allontanamento tassativo. E tra loro ci sono 33 ultracentenari per i quali verrà predisposto un piano specifico di evacuazione.

Sicurezza al primo posto, nella zona «rossa». Sarà un’evacuazione ad alto impatto tecnologico, quella del 14 giugno. Voleranno alternandosi quei piccoli velivoli telecomandati, riprendendo ogni dettaglio di quella zona che, per l’occasione, è stata divisa in otto aree. Otto «spicchi» delimitati - come ha spiegato il questore Danilo Gagliardi affiancato dal vice prefetto Alessandro Tortorella e dal comandante della polizia municipale Luigi Altamura - in base al tasso di residenzialità, alla contiguità di strade e percorso, alla presenza turistica. Parametri che serviranno per determinare la frequenza di perlustrazioni, vigilanza e controlli da parte delle forze dell’ordine che saranno mobilitate per scongiurare atti di sciacallaggio o qualsiasi reato mentre la zona sarà deserta. Nelle otto aree gireranno sedici equipaggi, due per «spicchio». Ognuno controllerà tra le 10 e le 15 strade. Otto saranno del reparto prevenzione crimine della polizia che arriveranno da Padova, quattro dei carabinieri, tre della Finanza, e uno della polizia provinciale che oltre a quelle dei droni potranno usufruire anche delle immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza cittadino. Pattuglie che, comunque, non sguarniranno il resto della città che verrà comunque presidiato dagli otto equipaggi solitamente in servizio.
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